Un Codice della Strada che tuteli il ciclismo ed i ciclisti
Aggiornamento: 1 set 2022
Continua con un positivo interesse da parte dell'ambiente ciclistico, la nostra campagna
"Serve un codice della strada a tutela del ciclismo" lanciata all'inizio di luglio e che, oltre la
regione di partenza, l'Emilia-Romagna, registra al momento adesioni in varie competizioni
in Campania, Abruzzo, Molise, Toscana e Veneto, così come testimonia la nostra pagina
Facebook.
Adesioni non solo da parte di società affiliate alla FCI, ma anche di altre affiliate agli EPS.
Nulla di eclatante, ma pur sempre un sincero ed apprezzato impegno perché la riforma del
codice della strada, prima o poi trovi il suo sbocco conclusivo senza dimenticare
l'inserimento di norme che possano tutelare meglio i ciclisti sia in corsa che in
allenamento, così come i comuni ciclisti quotidiani, nonché norme più semplici e più
efficaci per l'organizzazione e la sicurezza delle gare ciclistiche.
Una mobilitazione senza colori di parte, unicamente dalla parte di chi vuole difendere il
ciclismo e i ciclisti.
In fondo, stare uniti e stare insieme, da sempre sono anche il presupposto per stare in
sicurezza.

